PIONIERI



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Chiunque abbia assemblato un kit conosce il grande numero di ore lavorative necessarie per portare a termine un progetto anche seguendo piani dettagliati e senza dover inventare niente.
Non di rado la realizzazione richiede alcuni di anni di lavoro ed un tale impegno che, giunti a metà dell'opera, ci si chiede quale tipo di pazzia ci abbia fatto intraprendere una tale impresa...
Poi si arriva al roll-out del nostro aeroplano e si prova una soddisfazione immensa al vederlo finito e fiammante nella sua verniciatura.
Per questo, si rimane colti dallo stupore leggendo la storia di un giovane costruttore e pioniere del volo che nel breve arco di soli 14 mesi costrui' nove apparecchi di sua progettazione, via via sempre più perfezionati.
Un exploit del genere forse non si è mai più verificato in nessun paese nel campo aeronautico, allora agli albori (1909).
In quell'anno Wilbur Wright fece un tour nei vari paesi europei presentando il modello perfezionato del suo "Flyer" e dirigendo dei corsi di pilotaggio. Con lui si brevetto' il primo pilota italiano, un tenente di marina; appena in luglio, Louis Blériot aveva attravarsato il Canale della Manica.

≈≈***≈≈

Il nostro giovanissimo eroe (22 anni) era nato austro-ungarico, a Trieste. Eduardo Rusjan, "EDA" per gli amici, progetto' in tutto dodici aerei differenti; gli ultimi tre furono costruiti dopo la sua tragica morte in un incidente di volo il 9 gennaio del 1911, all'età di 24 anni.
Era l'autunno del 1909 quando completo' il suo primo aereo, ispirato al biplano americano Curtiss "Golden Flyer"; l'Eda I era pero' notevolmente più semplice come struttura aerodinamica; aveva un motore tricilindrico Anzani da 25 cavalli a 1300 giri/minuto in posizione trattiva e faceva a meno dell'impennaggio del biplano Canard del Curtiss, conservando il solo timone di quota posteriore. Era più piccolo (8 metri di apertura alare) e più leggero (180 kg contro 249 kg). La velocità oraria era di 55-60 km/h contro i 72 km/h del Curtiss, il quale montava pero' un 8 cilindri a "V" da 50 HP, cioè il doppio di potenza.
Agli inizi di novembre non era stato ancora completato; dovevano ancora essere collegati i comandi dei piani di coda.
Il primo volo avvenne quindi il 25 novembre 1909: fu un "salto" di 60 metri. Il giorno successivo Eduardo, pilota autodidatta, volo' per 600 metri a 12 m. di altezza  ed il 6 dicembre esegui' un volo prolungato. Il velivolo aveva le ali con un rivestimento in carta pergamena.
Segui' in dicembre l'Eda II, un triplano con motore Anzani ed elica spingente; il peso a vuoto della cellula era di soli 90 Kg!
I fratelli Rusjan (Giuseppe fu il più fedele collaboratore - le coppie di fratelli sembrano una costante nella storia dell'aviazione pionieristica), dopo l'insuccesso dell'Eda II e non soddisfatti dell'Eda I, costruirono il III e il IV, biplani con fusoliera a gabbia triangolare leggera e robusta. Furono provati il 17 marzo 1910.
Dopo che ambedue rimasero danneggiati, probabilmente in atterraggio, i due fratelli presentarono il 28 marzo al primo raduno aereo che si tenne sull'allora terreno per le esercitazioni militari di Gorizia, estremo lembo dell'Austria-Ungheria vicino al confine italiano, un elegante monoplano "Parasol" molto somigliante al "Demoiselle" di Santos-Dumont.
L'aeroplano più riuscito del pilota costruttore goriziano fu l'Eda VI, una copia perfezionata del Brériot XI. Esso compi' un grande giro all'altezza di 40 m. deliziando più di 10.000 spettatori accorsi ad assistere a questo secondo meeting aereo.
Purtroppo l'8 luglio esso rimase accidentato e non volo più.
L'ultimo giorno dell'anno 1910 volo' l'Eda VII, in cui erano stati incorporati tutti i perfezionamenti e le esperienze delle macchine volanti precedenti.
Quindi, nel gennaio 1911, fu provato un monoplano biposto con motore rotativo Gnome da 50 HP (un motore fisso sulla paratia, nel muso) e velocità massima di 100 Km/h.
Segui', poco prima della morte di Eduardo, il "Sokol", un elegante monoplano con motore rotativo e velocità di 120 Km/h.
Alla fine del 1911 fu consegnato un aereo per usi commerciali portato a termine dal fratello Giuseppe. Doveva essere usato per voli di propaganda ai comizi politici che si dovevano tenere in Serbia e nel Kossovo. Il prezzo di vendita fu fissato in 6.000 dinari di allora per la sola cellula priva di motore.
L'unico volo fu compiuto dal neo-pilota/acquirente Stojadinovič, mai stato in volo prima. Cadde al suolo a qualche chilometro dal campo danneggiando irrimediabilmente il velivolo.
Seguirono postumi gli ultimi due tipi: il "1912", monoplano ad ala mediana di 11 metri di apertura con motore rotante Gnome monovalvola da 50 HP e l'elegante "Tipo 1914", l'ultimo progetto di Eduardo Rusjan a vedere la luce.
I Balcani erano in ebollizione, il dramma di Serajevo stava per compiersi.
Un anno dopo, Gorizia fu sulla linea del fronte. Il campo di volo, battuto dal fuoco incrociato delle artiglierie, non fu più usato. Le squadriglie austro-ungariche furono spostate nelle immediate retrovie.
Il giovane Rusjan era scomparso da quattro anni. La storia delle sue imprese sarebbe incredibile se non vi fossero le fotografie a testimoniarne l'autenticità.

                                                                                                                                                                                       Tratto da: KRILA (Ali)

Pioneer Aircraft designers/builders whose aeroplanes
performed fully controllable flights:


1.   Wright brothers
2.   Santos Dumont
3.   Voisin brothers
4.   Louis Blériot
5.   Ellehammer
6.   Glenn Curtiss
7.   A. Levavasseur
8.   Ferdinant Ferber
9.   A.V. Roe
10. H. Farman
11. F. Cody
12. Eduardo Rusjan
13. Goupy
14. Louis Breguet
15. Aristide Faccioli
16. Igo Etrich
17. Odier-Vendome
18. Zodiac
19. Delage-Newport
20. Sir Geoffrey de Havilland
21. Antony Fokker
22. Lioré
23. Tatin-Paulhan
24. F. D'Arbesio
25. Hanriot
26. A. Chiribiri
27. Louis Béchereau
28. L.&R. Morane/R.Saulnier
29. Louis Borel
30. T.O.M. Sopwith/F.Sigrist
31. Pateras / Guidoni
USA
France
France
France
Denmark
USA
France
France
Great Britain
France
USA-England
Slovenia-Austria
France
France
Italy
Austria
France
France
France
Great Britain
Holland-Germany
France
France
Italy
France
Italy
France
France
France
Great Britain
Italy
Dec. 1903
Nov. 1906
Oct. 1907
Nov. 1907
June 1908
July 1908
Oct. 1908
1908
July 1909
Aug. 1909
Aug. 1909
Nov. 1909
1909
1909
Dec. 1909
1910
1910
1910
1910
Dec. 1910
May 1911
1911
1911
Oct. 1911
1911
July 1912
1912
1912
1913
1913
1914
Wright Flyer
Santos Dumont "14 bis"
Voisin
Blériot VII
Ellehammer IV
"Golden Flyer"
"Antoinette"
Ferber no. 9 Biplane
Roe Triplane
Farman III
Cody Biplane
"EDA I"
Goupy Biplane
Breguet I
Faccioli no. 3 Biplane
Etrich "Taube"
Odier-Vendome Biplane
Zodiac "Albatros
Niewport Monoplane
D.H. Biplane no. 2
Fokker "Spin"
Lioré Monoplane
"Torpille" Pusher Monoplane
Asteria no. 2
Henriot Trainer Monoplane
Chiribiri no. 5 Monoplane
Deperdussin "Course"
Morane-Saulnier "G"
Borel Monoplane
Sopwith "Tabloid" fighter/bomber
P./G. "IDRO" Torpedo plane

 
Pioneer aircraft which failed to make sustained controllable flights longer than 60 metres have been omitted from this list, such as the Faccioli biplane no. 1 of dec. 1908 which crashed immediately after take-off or the Coanda compressed air "jet"-propelled biplane never took-off.